Il cambiamento, nella vita, è inevitabile: si cambia per crescere, per migliorare, per adattarsi a nuove condizioni e spesso chi rimane fermo, arroccato sulle sue posizioni, rischia di rimanere indietro o di sprecare opportunità preziose. Davanti alla prospettiva di un cambiamento c’è quindi chi reagisce in maniera positiva e chi, invece, si blocca e rifiuta per il timore di non essere in grado di gestire una situazione nuova.
E’ inutile dire che questo atteggiamento, soprattutto per chi occupa un posto di responsabilità in ambito lavorativo, non è consigliabile: affrontare le sfide e cercare di migliorarsi continuamente, infatti, è spesso la carta vincente per un’azienda!
Se però non si trova il coraggio di sostenere queste sfide da soli, sono nate recentemente delle figure professionali che si occupano proprio di questo: il change manager, per supportare i cambiamenti con impatto a livello generale di azienda; il business coach, per il singolo manager; il neurotrainer, per aiutare lo stesso manager a livello più profondo.