L’anti-aging è solo una questione estetica?
È una domanda provocatoria, ma utile per riflettere. Perché mentre cerchiamo di mantenere giovane l’aspetto esteriore, spesso dimentichiamo di prenderci cura della nostra parte più preziosa: il cervello. È da lì che parte tutto. Lucidità, memoria, equilibrio emotivo, energia, capacità decisionale… tutto passa da un sistema nervoso in salute.
Nel mio percorso personale e professionale, ho imparato che prendersi cura del cervello è uno degli atti più profondi e lungimiranti di auto-cura. Non si tratta di “bloccare” il tempo, ma di coltivare la nostra vitalità interiore, migliorando ogni giorno la nostra capacità di vivere con presenza, energia e benessere.
Perché parlare di anti-aging e Neurotraining?
Con il passare del tempo, è normale sperimentare cali di attenzione, difficoltà nel sonno, stanchezza mentale o lentezza nel recupero dallo stress. Ma oggi sappiamo che il cervello non è un organo statico: grazie alla neuroplasticità, può essere allenato, potenziato e aiutato a funzionare in modo più flessibile, efficiente e “giovane”.
Ecco dove entra in gioco il Neurotraining, un insieme di approcci non invasivi e fondati sulle neuroscienze, che aiutano a riequilibrare il sistema nervoso e a migliorare funzioni fondamentali come concentrazione, memoria, sonno, regolazione emotiva e lucidità mentale.
Neurofeedback dinamico non lineare: allenare il cervello, naturalmente
Tra gli strumenti che utilizzo nel mio lavoro, il Neurofeedback dinamico non lineare è uno dei più efficaci e sorprendenti. Non è una terapia, né un apparecchio medicale: è un sistema di allenamento cerebrale che fornisce al cervello, in tempo reale, un feedback sulla propria attività elettrica.
Durante la sessione, indosserai cuffie e piccoli sensori (non invasivi) posizionati sulla testa e sulle orecchie. Questi sensori non inviano impulsi, non stimolano né modificano artificialmente l’attività cerebrale: si limitano a rilevare le onde cerebrali e inviare i dati al computer. Quando il sistema rileva un’interruzione o uno squilibrio, modifica brevemente la musica che stai ascoltando: questo “segnale” aiuta il cervello ad autoregolarsi, tornando a uno stato più coerente, stabile e funzionale.
Con sessioni regolari, molte persone riportano:
- Miglioramento della qualità del sonno
- Maggiore lucidità mentale e memoria
- Calo dell’ansia e dello stress cronico
- Più energia e motivazione
- Maggiore resilienza e benessere globale
Il Protocollo di Stephen Porges: nutrire la sicurezza interiore
Un altro approccio straordinario che integro nei miei percorsi è il protocollo sviluppato dal neurofisiologo Stephen Porges.
Si tratta di un ascolto guidato di musica filtrata progettata per stimolare il nervo vago e riaccordare il sistema nervoso verso uno stato di sicurezza. Quando il nostro sistema percepisce sicurezza, esce dagli schemi di iperattivazione (come ansia, allerta continua) o blocco (apatia, ritiro), e torna a uno stato di calma vigile. È in quello stato che possiamo riparare, rigenerare e imparare.
Il protocollo è stato utilizzato con successo in persone di tutte le età per migliorare:
- Regolazione emotiva e sensoriale
- Connessione sociale
- Capacità di ascolto e comunicazione
- Benessere generale
Proprio perché lavora in modo delicato, non invasivo e sicuro, è adatto a tutte le età. E anche in chiave anti-aging, può essere un alleato prezioso per ritrovare una connessione profonda con sé stessi, ridurre l’impatto dello stress cronico e promuovere stati neurofisiologici più armonici.
In conclusione, l’anti-aging non è solo una questione estetica. È la scelta consapevole di allenare il nostro sistema nervoso a funzionare meglio, anche con il passare del tempo. Neurofeedback e protocollo di Stephen Porges non sono cure, ma strumenti potentissimi per allenare il cervello e vivere in modo più lucido, centrato e vitale.
Se senti che è il momento di investire nel tuo benessere profondo, scrivimi per una prima consulenza gratuita. Scopriremo insieme qual è il percorso più adatto a te.
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