In tanti casi, le difficoltà professionali non derivano solo da una mancanza di competenze, ma da un profondo conflitto interno: il timore di non essere all’altezza, il senso di inadeguatezza e la difficoltà di chiedere ciò che ci spetta. È proprio questo il cuore del problema per molte persone che ambiscono a crescere nella propria carriera, ma che si trovano intrappolate da blocchi emotivi che ostacolano la loro crescita. La paura di non essere riconosciuti, l’incertezza nel fare il primo passo o nell’affermarsi con sicurezza possono impedire di raggiungere i propri obiettivi.


Mi è capitato di lavorare con una giovane professionista che, come tanti, viveva una costante lotta interiore nel desiderio di crescere rapidamente nella sua carriera. Il suo obiettivo era quello di diventare dirigente e ottenere una promozione, ma il suo auto-sabotaggio e la difficoltà nel chiedere un aumento, nonostante i risultati già ottenuti, la trattenevano. A fare barriera c’erano anche le sue convinzioni limitanti, quei pensieri e credenze che abbiamo, spesso inconsciamente, che ci fanno credere di non essere abbastanza bravi, capaci o degni di ottenere ciò che desideriamo. Queste convinzioni ci imprigionano, influenzando le nostre decisioni, le nostre azioni e, soprattutto, come vediamo noi stessi. La sua frustrazione quindi cresceva giorno dopo giorno, come se il passo successivo fosse un traguardo lontano e irraggiungibile.


Abbiamo iniziato il lavoro insieme analizzando la sua situazione attuale, cercando di capire se fosse veramente in un ruolo fondamentale e come poter chiedere una promozione senza paura, ma con sicurezza e consapevolezza. Per fare questo, abbiamo lavorato sull’importanza di capire e riconoscere il proprio valore, e sulla consapevolezza di come l’auto-sabotaggio la stesse limitando, impedendole di chiedere ciò che meritava.


Nel nostro percorso, ho accompagnato questa giovane professionista nella gestione delle emozioni, aiutandola a rielaborare i pensieri negativi, sostituendoli con un dialogo interiore più costruttivo e proattivo. L’autocritica, spesso alimentata da blocchi emozionali e da una gestione inefficace dello stress, veniva affrontata con l’ausilio del Neuro Active Coaching, un percorso personalizzato di formazione e sviluppo supportato dalle tecniche del coaching e dalle neuroscienze. Nel concreto, questo percorso le ha permesso di migliorare la propria autoregolazione emotiva e di agire con maggiore sicurezza.


Ha potuto migliorare la sua leadership, imparando a prendere decisioni con più fiducia e consapevolezza del suo ruolo all’interno dell’organizzazione. Non ha ricevuto subito l’aumento che sperava, ma ha imparato a gestire la frustrazione e ad alimentare la sua auto-motivazione, rimanendo focalizzata sugli obiettivi a lungo termine. Questo l’ha rafforzata e l’ha preparata per affrontare qualsiasi sfida futura con maggiore serenità e determinazione.


Alla fine, non solo ha visto riconosciuti i suoi meriti, ma ha anche imparato a parlare con sicurezza di se stessa, dei suoi successi e delle sue aspettative professionali.


Il risultato è stato un avanzamento professionale, ma anche un enorme passo avanti a livello personale, con un maggiore equilibrio tra emozioni e azioni. Il percorso l’ha portata a comprendere che, per crescere, è essenziale anche “prendersi cura” del proprio stato emotivo e mentale.


Se anche tu ti trovi a vivere situazioni simili, se senti di avere tutto per crescere ma qualcosa ti trattiene, se hai paura di chiedere ciò che meriti, sono qui per aiutarti. Con il coaching e il Neurofeedback, insieme possiamo lavorare su te stesso per superare le tue difficoltà emotive e raggiungere i tuoi obiettivi con fiducia.
Prenota la tua consulenza gratuita e scopri come affrontare le sfide professionali e personali con maggiore chiarezza e serenità.
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Ti sei mai sentito come se stessi trattenendo il respiro, bloccato in uno stato di tensione costante, incapace di rilassarti davvero? È una condizione che molti di noi vivono ogni giorno, spesso senza nemmeno accorgercene. Lo stress si accumula silenziosamente, come un peso invisibile, trasformando il nostro stato di allerta temporaneo in una costante. Ed è così che, senza volerlo, ci abituiamo a vivere in una modalità di “sopravvivenza”, lontani da quella flessibilità mentale e emotiva che ci permette di affrontare la vita con equilibrio.

Lo stress cronico, come una molla troppo compressa, può alterare il nostro sistema nervoso e lasciarci in uno stato di iperattività o esaurimento. Questo può influenzare ogni aspetto della nostra vita: dalla capacità di concentrarci sul lavoro, alla qualità delle relazioni, fino al modo in cui percepiamo noi stessi. Più ci abituiamo a questo stato, più diventa normale per noi vivere con quella tensione costante. Ma non deve essere così.

Ed è qui che il Neurofeedback dinamico non lineare può rappresentare un vero punto di svolta. Questa tecnologia innovativa agisce come uno specchio per il cervello: monitora l’attività cerebrale in tempo reale e fornisce al sistema nervoso centrale le informazioni necessarie per ricalibrarsi naturalmente. Non forza il cambiamento, ma lo guida dolcemente, aiutando il cervello a liberarsi dai suoi schemi di tensione per tornare a uno stato di equilibrio e resilienza.

Immagina di avere una corda annodata: ogni sessione di Neurofeedback lavora come una mano paziente che, con delicatezza, scioglie i nodi. Sessione dopo sessione, ti ritrovi a respirare meglio, a sentire meno la pressione delle sfide quotidiane e a vivere con una serenità che forse pensavi di aver perso per sempre. È un percorso graduale, ma i risultati possono essere straordinari: maggiore chiarezza mentale, una capacità rinnovata di prendere decisioni e una connessione più profonda con te stesso e con gli altri.

Nel mio lavoro come Neuro Active Coach, ho avuto il privilegio di accompagnare molte persone in questo viaggio di trasformazione. Uno dei miei coachee, ad esempio, un manager affermato, mi ha raccontato come, grazie al Neurofeedback, è riuscito a trovare, oltre alla leggerezza di vivere, una maggiore lucidità nell’affrontare i task quotidiani giornalieri, smettendo quindi di sentirsi intrappolato in una spirale di ansia cronica. Non si tratta solo di alleviare lo stress momentaneo, ma di creare una base solida per una vita più equilibrata e significativa.

Ma il Neurofeedback non lavora da solo. Integrato con il coaching, questo approccio diventa ancora più potente: il coaching ti aiuta a identificare le aree della tua vita che necessitano di attenzione, a stabilire obiettivi chiari e a creare strategie concrete per raggiungerli. Insieme, questi strumenti ti forniscono sia la consapevolezza che le risorse per trasformare le sfide in opportunità di crescita.

Se senti che è arrivato il momento di cambiare, di smettere di vivere in uno stato di tensione costante e di riscoprire un senso di calma e controllo, il primo passo è semplice. Contattami per una consulenza gratuita. Insieme esploreremo come il Neurofeedback e il coaching possano aiutarti a sciogliere quei nodi invisibili e a vivere con maggiore flessibilità, serenità ed equilibrio.

Perché il cambiamento è possibile, ed è alla portata di tutti noi.

La compassione è un tema che mi sta particolarmente a cuore. Come Neuro Active Coach, ho scoperto quanto la pratica della compassione possa trasformare non solo la vita dei miei coachee, ma anche la mia. 

Nel mio percorso personale e professionale, ho spesso lottato con l’autocritica e il giudizio verso me stessa. Ero molto esigente e, quando non riuscivo a raggiungere i miei obiettivi, la mia autocritica era feroce. Questa costante pressione mi ha portato a un punto di rottura, dove ho capito che dovevo cambiare il modo in cui mi relazionavo con me stessa.

La svolta è arrivata quando ho iniziato a praticare la compassione verso me stessa. Ho scoperto che trattarmi con gentilezza e comprensione, invece di criticarmi, mi ha permesso di crescere e migliorare in modi che non avrei mai immaginato.

Che cos’è la compassione?

La compassione non è soltanto la capacità di empatizzare con il dolore altrui, ma include anche la volontà attiva di alleviarlo. Tuttavia, è altrettanto importante applicare questa empatia a noi stessi. La self-compassion ci permette di riconoscere le nostre imperfezioni, accettarle e lavorare su di esse senza sentirci costantemente giudicati. 

Incorporando le ultime scoperte delle neuroscienze, possiamo vedere come la compassione non sia solo un’emozione, ma un potente strumento di cambiamento. La compassione stimola circuiti cerebrali che promuovono il benessere e riducono lo stress. Questo è supportato dalla saggezza di figure storiche come il Dalai Lama, che considera la compassione non solo come parte della sua filosofia, ma come un requisito essenziale per la sopravvivenza umana. 

Inoltre, secondo la teoria di Baron Cohen, l’empatia, che ha basi biologiche, è altamente condizionabile dalla cultura ed è quindi un tipico concetto natura – cultura, natura- ambiente. Dunque, l’empatia è una competenza innata ma deve essere adeguatamente coltivata e nutrita, pena la sua “erosione”, quindi la negazione dell’esistenza dell’altro. 

Provare compassione per gli altri va però oltre il provare il sentimento empatico. La compassione stimola circuiti cerebrali e sistemi motivazionali di ricompensa che ci fanno fare qualcosa per gli altri.

Ma la compassione è qualcosa che si può allenare? 

Certo. 

Una volta appreso il potere della compassione di se stessi, ho infatti iniziato a potenziarla con strumenti come il neurofeedback e il coaching online sui miei coachee. 

Nei miei incontri di coaching, applico il principio di rispecchiamento e contenimento, fornendo un ambiente sicuro dove i coachee possono riflettere su sé stessi con compassione. Questo processo aiuta a integrare le esperienze traumatiche e a trasformare il dolore in una forza motivante per il cambiamento personale.

Per esempio, attraverso il neurofeedback, è possibile identificare i momenti in cui l’attività cerebrale mostra segni di stress e autocritica, lavorando poi per sostituire questi modelli con pensieri più compassionevoli e positivi. Utilizzando il neurofeedback, i miei coachee imparano a riconoscere i segnali di stress nel loro cervello e a intervenire tempestivamente. Questa consapevolezza permette loro di ridurre l’ansia e di vivere in modo più equilibrato e sereno.

Inoltre, attraverso esercizi mirati e riflessioni guidate, i miei coachee hanno potuto sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e una comprensione più profonda delle proprie emozioni. Uno degli aspetti più trasformativi è stato imparare a praticare la compassione in ogni aspetto della loro vita. Questo non solo ha migliorato il loro benessere personale, ma ha anche avuto un impatto positivo sulla loro performance professionale.

Per concludere, la compassione che storicamente è stata considerata un sentimento di debolezza, risulta invece essere l’unica risorsa, tipicamente umana, per colmare quella “sproporzione tra comunicazione affettiva e azioni efficace” tra possibilità di intervento del singolo e quantità di dolore presente nel mondo”.

Quindi, se senti che la mancanza di compassione verso te stesso sta ostacolando la tua crescita e il tuo benessere, ti invito a esplorare il potenziale del coaching online e del neurofeedback. 

Offro una prima consulenza gratuita per discutere le tue esigenze e come possiamo lavorare insieme per sviluppare una maggiore self-compassion e trasformare la tua vita.

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La neuroplasticità è un termine che ho imparato a conoscere molto bene nel mio lavoro come Neuro Active Coach. Questa straordinaria capacità del cervello di riorganizzarsi e creare nuove connessioni è alla base di molte delle trasformazioni positive che vedo nei miei coachee.

Oggi, vorrei condividere con voi come la neuroplasticità, il coaching online e il neurofeedback possono lavorare insieme per favorire il cambiamento e il miglioramento personale.

Cos’è la Neuroplasticità?

La neuroplasticità, conosciuta anche come plasticità cerebrale, si riferisce alla capacità del cervello di modificare la propria struttura e funzione in risposta all’esperienza e all’apprendimento. Questo significa che il nostro cervello è in grado di creare nuove connessioni neurali, rafforzare quelle esistenti e persino reindirizzare funzioni da un’area danneggiata ad un’altra. Questa flessibilità è ciò che ci permette di apprendere nuove abilità, superare abitudini dannose e adattarci a nuove situazioni.

Il suo potere

Ho avuto il privilegio di vedere questo in azione con molti dei miei coachee. Ad esempio, uno dei miei clienti, che chiamerò Marco, era bloccato in un ciclo di pensieri negativi e auto-sabotaggio. Grazie alla neuroplasticità, abbiamo potuto lavorare insieme per sostituire quei pensieri limitanti con convinzioni più positive e potenzianti.

Il coaching online si è rivelato uno strumento incredibilmente potente per facilitare il cambiamento. La flessibilità delle sessioni online permette ai miei coachee di partecipare da qualsiasi luogo, eliminando le barriere logistiche e rendendo più facile l’integrazione del coaching nella loro vita quotidiana.

Attraverso domande mirate e riflessioni guidate, l’ho guidato nel processo di riconfigurazione delle sue reti neurali, promuovendo cambiamenti duraturi e significativi.

Il neurofeedback è un altro strumento chiave nel mio approccio. Questa tecnica avanzata utilizza la tecnologia per monitorare l’attività cerebrale in tempo reale, fornendo feedback immediato ai coachee. Questo feedback aiuta a ottimizzare i modelli di attivazione cerebrale, migliorando la concentrazione, riducendo lo stress e promuovendo uno stato mentale equilibrato.

Con Marco, ad esempio, abbiamo utilizzato il neurofeedback per identificare i momenti di maggiore attivazione delle aree cerebrali associate all’ansia. Attraverso sessioni regolari di neurofeedback, Marco ha imparato a riconoscere e regolare questi stati, ottenendo una maggiore calma e chiarezza mentale.

In sostanza, la combinazione di coaching online e neurofeedback crea una sinergia potente che potenzia i benefici di entrambi gli approcci. Il coaching fornisce un contesto di supporto e riflessione, mentre il neurofeedback offre strumenti concreti per monitorare e migliorare l’attività cerebrale.

Questa integrazione ha trasformato la vita di molti dei miei coachee. Non solo hanno raggiunto i loro obiettivi personali e professionali, ma hanno anche sviluppato una maggiore consapevolezza di sé e una resilienza emotiva che li supporta in ogni aspetto della loro vita.

Se senti che è il momento di fare un cambiamento significativo nella tua vita, ti invito a esplorare il potenziale del coaching online e del neurofeedback. Offro una prima consulenza gratuita per discutere le tue esigenze e come possiamo lavorare insieme per trasformare la tua mente e raggiungere i tuoi obiettivi.

La neuroplasticità ci offre una mappa straordinaria per il cambiamento. Insieme, possiamo utilizzare questa mappa per guidarti verso una versione più felice, sana e realizzata di te stesso.

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Hai mai vissuto l’esperienza frustrante di un ciclo infinito di domande e risposte che non portano a nulla? Ecco cosa succede: si investe tempo ed energia in un prospect che sembra promettente, ma alla fine non si concretizza nulla. È come se ci trovassimo in un vortice di frustrazione, senza via d’uscita.

In un mondo in cui il tempo è un bene prezioso, perdere ore preziose in interazioni infruttuose può essere devastante sia personalmente che professionalmente. La frustrazione si accumula, la produttività diminuisce e ci si sente bloccati in un loop senza fine.

Ma c’è una via d’uscita. Come neuro active coach, ho aiutato numerosi professionisti a superare questa sfida. Utilizzando una combinazione di coaching personalizzato e neurofeedback, li ho guidati attraverso il processo di identificazione e risoluzione delle barriere che impediscono loro di convertire prospect in clienti.

Il coaching offre un ambiente sicuro e supportivo in cui esplorare le proprie sfide e sviluppare strategie efficaci per affrontarle. Attraverso domande potenti e riflessioni guidate, i miei coachee acquisiscono una maggiore consapevolezza delle proprie abitudini e comportamenti, aprendo la strada a nuove prospettive e soluzioni innovative.

Ma il coaching da solo a volte non basta. Il neurofeedback gioca un ruolo cruciale nel processo, aiutando i coachee a ottimizzare le loro prestazioni cognitive e emotive. Con il neurofeedback, possono riconfigurare i modelli di attivazione cerebrale che possono ostacolare il loro successo, aprendo la strada a una maggiore chiarezza mentale e capacità decisionale.

Offro una prima consulenza per aiutarti a fare primo passo verso il cambiamento. Se ti ritrovi bloccato in questo ciclo frustrante di interazioni infruttuose, non esitare a contattarmi.

Insieme possiamo sviluppare una strategia personalizzata per aiutarti a concentrarti sulle vere opportunità e massimizzare il tuo potenziale di successo.

Non aspettare, il tuo successo ti sta aspettando.

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Durante le mie sedute di coaching ho l’opportunità di lavorare con professionisti molto eterogenei tra loro e che affrontano diverse sfide nel mondo professionale. Tuttavia, una delle criticità più ricorrenti che vedo affrontare ai miei coachee è la competizione interna per acquisire nuovi clienti.

Immaginatevi questa situazione: siete immersi in un ambiente aziendale competitivo, dove le opportunità sembrano essere risucchiate via dai vertici della gerarchia. Magari i vostri superiori si accaparrano i migliori clienti, lasciandovi con una sensazione di ingiustizia e ostacoli insuperabili sulla strada verso il successo.

Quando i miei coachee mi parlano di questa criticità, posso sentire la loro frustrazione e il senso di impotenza. È difficile rimanere motivati e concentrati quando sembra che il gioco sia truccato fin dall’inizio. 

Per affrontare questa situazione, spesso condivido con loro alcuni consigli pratici che possono fare la differenza. Ad esempio, incoraggio la creazione di una rete di contatti solida e autentica, in cui la fiducia e la collaborazione sono fondamentali. Suggerisco anche di concentrarsi sul proprio valore unico e su come comunicarlo efficacemente agli altri, poiché questo può distinguere un professionista dalla massa. 

Insomma, quello che faccio come Coach e Neurotrainer insieme ai miei coachee è creare un approccio basato sull’empatia e sulla comprensione delle loro esperienze. Li supporto nell’esplorare le loro emozioni e nell’identificare le convinzioni limitanti che potrebbero ostacolare il loro successo. 

Attraverso sessioni di coaching personalizzate, lavoriamo insieme per sviluppare strategie efficaci per gestire lo stress, mantenere la motivazione e rimanere concentrati sugli obiettivi. Inoltre con il supporto del neurofeedback, li aiuto a riconfigurare i modelli di attivazione cerebrale, migliorando la gestione dello stress e potenziando le loro capacità cognitive. Con il neurofeedback, i coachee imparano a trovare la serenità e a prendere decisioni più chiare e consapevoli, anche in situazioni di grande pressione. Inoltre, grazie a questo strumento si può sviluppare anche una giusta distanza emotiva, che permette di osservare le situazioni con il giusto distacco e affrontarle quindi con maggiore lucidità. 

Quindi, se vi trovate nella stessa situazione, non esitate a contattarmi per una consulenza gratuita. È il primo passo verso un futuro più luminoso e pieno di opportunità. 

Scrivetemi qui: https://www.federicadevecchi.it/contatti/

Sei mai stato bloccato nella lotta tra la necessità di insistere per chiudere una vendita e la paura di sembrare troppo aggressivo?

Io stessa ho lavorato nel settore delle vendite prima di diventare Neuro Active Coach e mi è capitato di trovarmi nella situazione in cui, pur avendo una grande opportunità di vendita, ho esitato ad insistere per timore di essere invadente.

Da un lato, sapevo che dovevo fare tutto il possibile per chiudere il deal e massimizzare l’opportunità. Dall’altro, però, temevo di essere troppo insistente, di invadere lo spazio del potenziale cliente e di rovinare così la possibilità di concludere la vendita.

Questa dicotomia mi metteva in una situazione difficile, dove la mia incertezza minava la mia capacità di agire con determinazione e sicurezza. Era come se fossi intrappolata in una sorta di limbo, incapace di decidere come procedere e preoccupata di fare la mossa sbagliata. Questo stato di indecisione, comprendo bene quindi che può essere paralizzante e spesso compromettere le possibilità di successo.

Ma c’è una buona notizia. Oggi, in qualità di Neuro Active Coach, ho le conoscenze e gli strumenti per aiutarti a superare questi ostacoli. Grazie al neurofeedback e alle tecniche di coaching, posso offrirti un supporto personalizzato per affrontare la pressione nelle vendite in modo efficace e assertivo.

Attraverso sessioni mirate, esploreremo insieme le tue convinzioni limitanti e svilupperemo strategie pratiche per gestire le tue emozioni e migliorare le tue abilità comunicative: ti aiuterò a superare la paura di essere invadente, aumenterai la tua consapevolezza, la capacità di adattare il tuo approccio in modo efficace e ti fornirò gli strumenti necessari per trasformare la pressione in un’opportunità per crescere e avere successo nel mondo delle vendite.

Il Neuro Active Coaching può essere il tuo alleato. Con una consulenza gratuita, possiamo individuare insieme l’approccio più giusto per te e iniziare un percorso di coaching verso il successo. Non ti resta che scrivermi:

Ti sei mai sentito come se stessi navigando in un mare tempestoso, pieno di rifiuti che sembrano ostacolare ogni tua mossa?

So quanto possa essere difficile affrontare una serie di rifiuti nel mondo delle vendite. Ogni “no” sembra un colpo diretto al cuore, e capisco quanto possa demoralizzare. Ma credimi, c’è un modo per navigare quest’oceano tempestoso e mantenere alta la tua energia e motivazione.

Ti confesso che ho già affrontato questa sfida con molte persone. Il problema è molto più comune di quanto si pensi. Tante persone nel mondo delle vendite si trovano nella stessa situazione, ma è possibile superarla insieme.

La prima cosa che voglio dire a chi incontra questo problema lungo il proprio percorso professionale è che è del tutto normale sentirsi così, ma è proprio in questi momenti difficili che possiamo scoprire nuovi modi per recuperare la forza interiore.

Per mantenere alta la motivazione e affrontare una tempesta di negazioni, è importante adottare un approccio pratico e consapevole. Integrare, per esempio, nella propria routine quotidiana piccoli rituali mattutini e concentrarsi sulla visione a lungo termine. Sono piccole tattiche concrete che possono fare una grande differenza nel cambiare il proprio atteggiamento nei confronti dei rifiuti.

Ma c’è di più. In questi momenti, il “Neuro Active Coaching” diventa una bussola affidabile. Si tratta di avere al tuo fianco un coach esperto che, con l’aiuto dello strumento del “neurofeedback”, ti permette di fare un vero e proprio allenamento cerebrale e di amplificare le tue capacità e potenzialità. Questa tecnologia avanzata agisce silenziosa attraverso sensori posizionati sul cuoio capelluto e ti aiuta a gestire le emozioni e lo stress scatenati dal rifiuto, mantenere un equilibrio col tuo cervello, focalizzare le tue energie sull’obiettivo.

Avere un buon coach accanto a te non solo ti aiuta a superare i momenti difficili, ma ti guida verso risultati concreti.

Quindi, se ti senti perso in questa tempesta di rifiuti, sappi che i tuoi problemi non sono soli, e neppure tu. Siamo qui per affrontarli insieme.

Il cervello è composto da cellule chiamate neuroni. Ogni neurone instaura circa 10.000 connessioni con i neuroni vicini.
Poiché i neuroni sono centinaia di miliardi, significa che in un singolo centimetro cubo di tessuto cerebrale ci sono tante connessioni quante sono le stelle nella via Lattea.

Ogni volta che si creano queste connessioni tra neuroni, si generano dei “circuiti“: un insieme di percorsi che la mente organizza, memorizza e mette in atto in determinate circostanze.

Un’abitudine, ad esempio, non è altro che un circuito neurale che si consolida; invece i circuiti che non vengono più usati, si affievoliscono. Insomma, il nostro cervello si riplasma di continuo, in funzione delle esperienze che viviamo: ogni volta che stimoliamo un “circuito”, lo rafforziamo.

Si può dunque imparare a diventare più calmi e comprensivi, come si apprende qualsiasi altra cosa: con l’esercizio costante.

Il primo passo per cambiare è la consapevolezza: vedere allo specchio i propri comportamenti e le proprie #emozioni.

Cosa c’entro io? Io ti supporto nel guardarti come non hai mai avuto tempo e modo di fare prima, e insieme a te valuto il “circuito” che vuoi migliorare. Scrivimi!